IL ROMANTICO
Con un bicchier di vino, si fa un amico
Vitigno: Moscato
Zona di Produzione: S. Antonio di Canelli e colline di Calosso,
Alcool: 5,5 %

Informazioni Generali:

I documenti più antichi che citano la coltivazione del Moscato in Piemonte sono dei primi anni del 1300. Il termine "Moscato" compare proprio nel Medio Evo con il significato di "profumato".
Questo nome, che ricorre anche nell'accezione "Moscado", viene dal Tardo Latino "muscus". All'origine la parola si riferisce ad un'essenza utilizzata nella più pregiata profumeria.
Il moscato piemontese, già prodotto nel 1300 e 1400, vide il suo exploit soprattutto a partire dalla seconda metà del 1500, Il duca di Savoia, Emanuele Filiberto, soprannominato Testa d'Fer per la sua volontà ferrea, a partire dal 1560 iniziò un'opera di radicale riorganizzazione del suo Stato. Questa politica andava a toccare in modo consistente l'agricoltura e al suo interno, la viticoltura, si ampliarono i vigneti e si diffuse notevolmente la coltivazione del Moscato.
Tra il 1500 e il 1600 troviamo delle interessanti citazioni di vendita di barbatelle di Moscato e di botticelle di questo vino pregiato.
Alla fine del 1700 la prestigiosa Società di Agricoltura di Torino indicava il Moscato come uno dei vitigni piemontesi in grado di produrre i vini più pregiati.
Nel 1963 vennero emanate le norme per la tutela delle denominazioni di origine dei mosti e dei vini.

Note :

Vinificazione:Pressatura soffice delle uve, dopo un breve contatto con le bucce; fermentazione a temperatura controllata (17° - 18° C.) per raggiungere il tenore alcolico di 5° - 6°C;
Colore:
giallo poco intenso con riflessi dorati.
Aroma: tipico, ricorda fiori come la camomilla, sensazioni di muschio e salvia..
Sapore: piacevolmente dolce, avvolgente perlage fine, delicato..


Abbinamenti: matrimonio d'amore con crostate di frutta, torte e dolci in genere.
Temperatura di Servizio: 4/6 ° C.
Si può conservare: 2 anni.